venerdì 14 ottobre 2016

04-IL COLORE BLU NELLA MITOLOGIA

Nelle diverse civiltà i colori hanno sempre avuto un'attrazione particolare, poichè visti come un fenomeno legato al paranormale, al divino; l'arcobaleno ad esempio rappresentava il ponte che legava la sfera spirituale del mondo a quella materiale. Ad esso è legato il mito di Iris la divina messaggera, figlia di Taumante e di Elettra descritta come:
"una fanciulla dai piedi veloci come il vento e con ali dipinte di tutti e sette i colori dell'arcobaleno, che portava gli ordini celesti, in particolare quelli di Zeus e di Hera, agli altri dèi o agli uomini".
Scendeva sulla terra per portare i suoi messaggi camminando sull’arcobaleno, che segnava il suo percorso ed era rappresentata sotto le spoglie di una bella e giovane donna, fornita d’ali e vestita di abiti dai brillanti colori.Due interessanti aneddoti:- Proprio per la luminosità di colore variabile di Iris che la membrana dell'occhio si chiama "iride".
- A volte, il fenomeno celeste dell’arcobaleno viene chiamato: sciarpa d’Iride.


IRIS. Frontone ovest del Partenone ovest, 447-433 a.c - British Museum, Londra

Il blu è il colore che maggiormente evoca la relazione tra divino e terreno, soprattutto per il fatto che è il colore del cielo, del mare, dell’infinito spazio. Non è un caso che gli occhi delle divinità dell'Olimpo erano descritti come azzurri, in particolare la dea Atena, il cui epiteto era glaucopide (dal greco antico γλαυκῶπις, glaukôpis, a sua volta formato da glauk-, radice di glaukòs, glauco, e glaux, civetta -letteralmente, la glauca- + la radice op- diomma, e osse, occhi) cioè "dea dagli occhi azzurri".


Anche nelle civiltà orientali è molto forte il legame tra il colore blu e il mito. Per esempio gli Oni, creature mitologiche del folklore giapponese, rappresentati come creature giganti e mostruose dalla pelle blu o rossa. Nelle prime leggende gli oni erano creature benevole ritenute capaci di tenere alla larga spiriti maligni, malvagi e malevoli e di punire i malfattori. Successivamente divennero i guardiani dell'inferno e i torturatori delle anime dei dannati.

Nel folklore cinese troviamo invece i Si-Ling , quattro creature che rappresentano i punti cardinali e le costellazioni. Uno di questi, Qīnglóng, è il drago blu guardiano dell'Est e del paese in generale, non a caso simboleggia l'imperatore.




Curiosità: Quando l'essere umano non vedeva il blu ---> link                                                                                                                                                                    

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