mercoledì 19 ottobre 2016

06-IL BLU NELLA SCIENZA

Correva l'anno 1672 quando Isaac Newton scoprì, mediante un prisma, che la luce bianca si scomponeva nei sette colori dell'arcobaleno. Da quel giorno la fisica e la scienza in generale si è legata ai colori indissolubilmente.

EFFETTO DOPPLER:

Nel 1845 Christian Andreas Doppler analizzò per la prima volta tale effetto . La variante che si basa sui colori consiste in una variazione della lunghezza d'onda delle radiazioni quando una sorgente è in moto relativo rispetto all'osservatore. In particolare se una sorgente luminosa è in allontanamento la lunghezza d'onda si incrementa, producendo una deviazione verso il rosso, mentre quando la sorgente è in avvicinamento la deviazione è verso il blu. Questa caratteristica fisica oggi è largamente sfruttata in medicina per valutare il movimento del sangue, per esempio negli esami ecografici. In astrofisica invece, analizzando le radiazioni emesse dalle galassie, si sono riscontrate variazioni di lunghezza d'onda dovute ad effetti gravitazionali, in accordo con i principi della relatività generale.
Dall'analisi delle variazioni di lunghezza d'onda (e dunque del colore ) delle radiazioni emesse dalle stelle che riusciamo a visualizzare, è stato possibile comprendere che l'universo è in espansione e che le parti più lontane si allontanano più velocemente di quelle più vicine.




LASER:

E' l'acronimo di Light Amplification Stimulated Emission of Radiation ovvero amplificazione luminosa per mezzo di emissione stimolata di radiazioni.
Questi dispositivi usati oggi in campi svariati che vanno dal militare al medico all' industriale, basano il loro funzionamento sul fenomeno fisico dell'emissione stimolata, scoperta da Albert Einstein nel 1917.In sostanza servono ad emettere fasci di luce coerente (quindi colorati) e monocromatica aventi elevata precisione e potenza. Da qui si comprende la loro applicazione in medicina ma anche in campo militare o come strumento per saldature di precisione in campo industriale. Il laser blu nello specifico è uno dei più diffusi ad esempio nella tecnologia dei Blu-Ray disc ma anche in campo biomedicale. Essendo infatti di lunghezza d'onda più piccola degli altri laser, quello blu permette di memorizzare dati sui supporti in maniera molto più compatta, come avviene nei dischi Blu-Ray.




LED:

E' l'acronimo di Light Emitted Diode ovvero diodo ad emissione di luce. Questo dispositivo, che ha rivoluzionato il mondo grazie alla sua efficienza luminosa e soprattutto alla sua affidabilità, basa il suo funzionamento sulla capacità da parte di alcuni semiconduttori di emettere fotoni spontaneamente.
Particolarmente importante è il LED a luce blu, il quale ha portato tre scienziati giapponesi ( Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura ) a vincere nel 2014 il Nobel per la fisica.
Grazie ai LED a luce blu possiamo infatti avere sorgenti di luce bianca, molto più efficienti ed economiche delle classiche lampade ad incandescenza o al neon.

Per saperne di più qui un'articolo che spiega il tutto più nello specifico --> link



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